Il Mulino, 1990. — 402 p.
Allo straordinario sviluppo di teorie e metodi della Inguistica contemporanea, in particolare al profondo rinnovamento di criteri e prospettive della storiografia linguistica, non ha sinora corrisposto un'adeguata produzione di lavori di sintesi che diano conto, alla luce del nuovo quadro di riferimento, dell'evoluzione del pensiero linguistico, senza, cadere nel pregiudizio dell'eurocentrismo né in quello teleologico che legge il passato come una prefigurazione del presente. Questa nuova Storia della linguistica si propone di ricostruire e far rivivere le riflessioni sul linguaggio nel loro contesto culturale e secondo la loro dinamica interna: essa presenta non solo le sistemazioni grammaticali, ma anche il modo in cui il linguaggio è stato considerato, in epoche e ambienti diversi, entro dimensioni di volta in volta logico-filosofiche, religiose, estetiche o ideologico-politiche, oltre che secondo categorie che oggi diremmo propriamente linguistiche. L'opera prende in esame le maggiori aree culturali, dall'antico Egitto e dalla Mesopotamia alle tradizioni cinese, indiana, ebraica, araba, greco-latina, fino allo sviluppo del pensie- ro linguistico europeo dal Medioevo ad oggi. I contributi originali, affidati a specialisti delle singole tematiche, presentano autorevolmente lo stato attuale delle nostre conoscenze, e forniscono un repertorio ampio e analitico, ricco di dati e fatti — non tutti facilmente accessibili — per chiunque si interessi della storia delle idee linguistiche.